Parquet

GR DESIGN PARQUET

 

Questo spazio è dedicato al Parquet, molto importante nella mia crescita professionale grazie a mio padre.

Proprio grazie a lui, ai suoi consigli e alle sue idee posso dire di conoscere a fondo tutti i difetti e i pregi dei vari tipi di parquet; dal massello da finire in opera al prefinito. Il Parchettista, come il falegname, è da considerarsi un’arte e non solo un mestiere.

Una casa ben arredata può assumere ancora più valore proprio grazie al pavimento in legno, che dona immediatamente una sensazione di calore ed accoglienza. In base al contesto dello spazio in cui si vive e all’impronta che ognuno di noi vuole dare alla propria casa, si può dare un tocco di modernità o di antichità grazie al parquet.

GR DESIGN PARQUET

 

Caratteristiche

GR DESIGN PARQUET

Il parquet una volta esposto alla luce e all’aria, a pavimento finito, inizia un processo di ossidazione che lo porta a cambiare colore (tipicamente ma non esclusivamente, scurendosi) e rendere più omogenee le sue venature (tipico comportamento del Teak Asia). Questo processo varia per velocità ed intensità in riguardo alla specie legnosa (normalmente i legni esotici ossidano di più), alla quantità di luce a cui viene esposto, e alla finitura applicata (diversi tipi di vernici possono dare sia risalto al colore e all’ossidazione che limitarlo molto), e sebbene visibile in modo evidente nei primi mesi di vita del pavimento, può proseguire via via più lentamente anche per svariati anni. Il parquet è un materiale sempre ‘vivo’ e quindi risente degli sbalzi di umidità estate/inverno tipici delle abitazioni moderne: in condizioni di scarsa umidità le tavolette si restringono leggermente portando a fessurazioni della pavimentazione, che poi lentamente si richiudono al ritorno in condizioni di umidità normale. Condizioni di umidità eccessiva (condensa, perdite d’acqua o infiltrazioni anche leggere ma continuative, cattiva manutenzione) portano le tavolette ad impregnarsi ed allargarsi, fino ad arrivare a spingere e sollevarsi dal sottofondo, strappandolo, o, per essenze particolarmente nervose (quali tipicamente legni sudamericani) in casi eccezionali addirittura a danneggiare i tavolati del locale. È quindi generalmente sconsigliato l’uso di liquidi per il suo lavaggio. La maggior parte dei problemi di stabilità sono stati comunque risolti dal parquet multistrato che risente molto debolmente delle variazioni termoigrometriche dell’ambiente in cui è inserito.

 

Tipologie

Le principali pavimentazioni in parquet distinguono in:

  • MASSICCIO SENZA INCASTRI SUI BORDI, GREZZO DA FINIRE IN OPERA
  • MASSICCIO CON INCASTRI SUI BORDI, GREZZO DA FINIRE IN OPERA
  • MASSICCIO CON INCASTRI SUI BORDI, PREFINITO
  • MASSICCIO CON INCASTRI UNCINATI SUI BORDI, PREFINITO
  • MULTISTRATO PREFINITO
  • INTARSIATO PREFINITO
  • DECORATO PREFINITO
  • INTARSIATO MASSICCIO DA FINIRE IN OPERA
  • INTAGLIATO MASSICCIO DA FINIRE IN OPERA

 

Quello più usato adesso per costo, resistenza nel tempo e velocità di posa è il prefinito. Ha anche una vastità di colori e di finiture per soddisfare ogni tipo di esigenza.


Redaelli Gianfranco – Parquettista
Via Dante, 69
23884 Castello Brianza (LC)
Tel. 039.53.10.392
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